Quando mi trovo con dei modelli principianti in procinto di scattare delle foto, cerco di indirizzare loro, qualora la situazione lo richiedesse, sul cosiddetto “Sguardo Liquido”. Non è semplice spiegarlo o insegnarlo perchè esso non affonda le sue radici nel corpo ma nella mente. Alla base di tale condizione vi è la filosofia non la fotografia. 

Originariamente “Liquido” è stato  un aggettivo proposto dal sociologo  Z. Bauman, per indicare una società in continuo cambiamento, priva di certezze, quasi fosse un flusso continuo. Allo stesso modo lo sguardo liquido non deve trasmettere staticità ma dinamismo. A metà strada tra la malinconia e l’illusione, tra la felicità e la delusione, tra la sorpresa e la commozione. Uno sguardo liquido trasmette tutto e nulla. E’ UNO SGUARDO INDEFINITO.

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